Yoga & Espressioni genetiche di felicità
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Con queste giornate di sole lo spuntino di Marzo non poteva non intitolarsi Eppy Asana!.
Non so a voi, ma per me questi primi raggi di sole che scaldano le ossa e l’umore valgono già una buona dose di felicità quotidiana. Il peggio è passato, tanti cari saluti a gelo e.. pinguini mandatemi una cartolina..

Proprio mentre inizio a prendere in considerazione l’idea di porgere i miei saluti al divano e destarmi dal torpore invernale, in questi giorni, mi accorgo che improvvisamente le richieste di iscrizioni alle classi di yoga aumentano, il telefono squilla sempre più di frequente e i tappetini per le classi in presenza iniziano a scarseggiare.
E già, ultimamente di yoga si parla ovunque (e capiremo tra poco perchè):
Sta di fatto che social, media, tv, radio, fornai, corridori, calciatori, palestre, centri estetici, fruttivendoli, scuole, librerie, pizzerie (se ho escluso qualcuno aggiungete pure in fondo alla lista.).. in ogni angolo del pianeta sembra si sia scoperto l’antidoto ad ogni male: lo yoga.
E’ davvero così? In parte si, e come ho già scritto da qualche parte l’umanità se ne era già accorta millenni fa, ma abbiamo memoria corta e, fagocitati dalla corsa al progresso avevamo dimenticato.. anche solo semplicemente di respirare e.. muoverci.

Pandemie o non pandemie, risvegli delle coscienze a causa della mancanza di lieviti per focacce o chissà che.. ci siamo risvegliati dal torpore negli ultimi anni rispolverando parole come: consapevolezza, salute, tempo, cura, natura, biologico e… yoga.
(Che poi significa, si sa, unione col tutto)
Ma cerchiamo, ancora una volta, di capire da dove deriva tutto questo interesse per questa disciplina così vasta e complessa, e come ognuno di noi può portarla nella sua quotidianità a seconda del proprio stile di vita, grado di allenamento, età, necessità ecc.
Del fatto che una pratica cucita su misura sia la migliore delle opzioni possibili perchè può essere adattata ad ognuno di noi ho già scritto in precedenza.
Ma, al di là del tipo di pratica, del tempo e la modalità che ognuno è disposto a dedicarle : per alcuni può diventare un vero e proprio stile di vita, per altri un momento di stretching, per altri ancora un allenamento di tipo muscolare, ciò che da recenti studi è emerso, facendo alzare le orecchie anche a chi è sempre stato scettico a riguardo, è che lo yoga può intervenire sulla nostra.. epigenetica!
L’epigenetica altro non è che l’espressione dei nostri geni: questa viene influenzata da fattori come l’ambiente in cui viviamo, il grado di stress che subiamo quotidianamente, le persone che frequentiamo, l’aria che respiriamo, ciò di cui ci nutriamo, il movimento che facciamo.
In sostanza, mentre il nostro DNA può determinare predisposizioni a determinate condizioni, l’epigenetica ci mostra che possiamo “accendere” o “spegnere” questi geni attraverso le nostre scelte quotidiane.

EP(p)Y-Asana.. perchè?
Grazie a una metanalisi pubblicata su Frontiers in Immunology è stato documentato che ciò su cui agisce lo yoga è l’espressione di un gene chiamato Nuclear Factor kappa B o NF-kB.
Spiega Francesco Bottaccioli, presidente onorario della Società italiana di psico- neuro-endocrino-immunologia:
“L’NF-kB è un gene cruciale, perché regola l’accensione o lo spegnimento di oltre 400 geni diversi legati all’infiammazione: per questo un effetto su di esso ha conseguenze molto ampie, come è evidente da tutto ciò che una pratica comporta su apparati e organi anche molto diversi, da quello respiratorio a quello muscolare, da quello digestivo a quello nervoso”.
Ecco le principali aree in cui si riscontra questa correlazione:
1. Riduzione dello Stress: Lo yoga è noto per ridurre lo stress e l’ansia. Riducendo i livelli di stress, si possono attenuare le modifiche epigenetiche dannose associate a condizioni come la depressione e l’ansia, la qualità del sonno, i livelli di cortisolo, la fame nervosa, il burnout.
2. Infiammazione e Salute Immunitaria: Alcuni studi hanno dimostrato che pratiche di meditazione e yoga possono ridurre i marcatori infiammatori nel corpo. Le infiammazioni croniche sono correlate a numerose malattie, e attraverso la modulazione epigenetica, lo yoga può contribuire a migliorare la salute complessiva, le difese immunitarie, la funzionalità intestinale.
3. Longevità e Benessere: L’epigenetica gioca un ruolo cruciale nella longevità. Le pratiche regolari di yoga possono influenzare positivamente i geni associati alla longevità e al benessere, portando a benefici duraturi per la salute sia a livello ipotalamico, riducendo quindi il rischio di demenza, che del funzionamento del metabolismo : in quanto la pratica costante di asana dolci e brevi meditazioni hanno riportato un naturale abbassamento della glicemia in soggetti sovrappeso e diabetici.
4. Stabilità Emotiva: La consapevolezza e la meditazione, componenti essenziali dello yoga, hanno dimostrato di influenzare positivamente l’espressione genica legata alla stabilità emotiva e alla salute mentale promuovendo lo sviluppo di emozioni positive come la gratitudine, l’amor proprio e la gentilezza nei confronti di se stessi e degli altri.
5: Rinforzo muscolare: per chi non si allena con i pesi e pratica un’ attività fisica minima o esclusivamente aerobica, lo yoga è un ottimo mezzo per agire sulla forza e la tonicità muscolare fondamentale per il sostegno di ossa, metabolismo e equilibrio.
6: Flessibilità e mobilità: il passaggio da un’asana all’altra aumenta la capacità di propiocezione, di adattamento muscolare e tendineo agli stimoli incidendo anche sulla flessibilità mentale e sul sostegno all’attività cardiocircolatoria e polmonare.
Sembra inoltre, come dichiarato da numerosi studiosi dell’ingarbugliata mente umana, che il solo fatto di inserire in agenda e rispettare un momento all’interno della giornata o della settimana in cui dedicarsi esclusivamente a se stessi sia un ottimo primo passo nel caso in cui si voglia lavorare sull’ autodisciplina e nell’inserire una buona abitudine come un pò di movimento a piccoli sorsi.
Prendere e rispettare un appuntamento con se stessi, infatti, insegna a non “autobidonarci” , di conseguenza impareremo a pretendere più rispetto anche dal mondo esterno e ciò contribuirà a restituirci la contezza del nostro reale grande valore.
In ogni caso.. spero di avervi dato qualche spunto di riflessione in più, oggi, sul motivo che sta portando sempre più persone a praticare yoga e di come questa pratica sia considerata, ad oggi, in ogni ambito,
un’opportunità per comprendere come le nostre scelte quotidiane possano influenzare la nostra biologia non solo al fine di migliorare il nostro stato fisico e mentale, ma dandoci l’opportunità di contribuire a un’espressione genetica più sana.
Sembra quindi che lo yoga possa essere un’ ottima scelta sia nel caso in cui non si è abituati a fare movimento e si vuole iniziare a prendere confidenza col proprio corpo sia nel caso in cui già si abbia un buon volume di allenamento e si desideri equilibrare lo stato fisiologico.

Praticare costantemente, iniziando poco alla volta per evitare di incorrere in infortuni o frustrazioni controproducenti, può essere la chiave per giusta per dare inizio a una dolce , graduale e costante trasformazione personale, capace di avere effetti profondi sulla nostra salute a livello genetico.
Attenzione però informatevi sempre del tipo di yoga che andrete a praticare: il rischio è quello di acquistare una classe in sconto su Groupon convinti di andarvi a rilassare e trovarvi ingarbugliati su un tappetino col la schiena a pezzi e il cuore al posto delle tonsille.
Poco utile sarà quindi frequentare qualche classe qua e là cercando di adeguarsi alla moda del momento.
Il consiglio è quello di intraprendere un percorso personale a sostegno dei propri obiettivi: sia che questi siano volti a migliorare la forma fisica o la volontà di gestire meglio lo stress, un dolore cronico o semplicemente di ritrovare più equilibrio e flessibilità.
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