Qual’è la tua “sequenza“?
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E’ da un pò che non mi dedico a queste pagine e a questo podcast, e ammetto di non avere nessuna regolarità nel farlo e di rendermi perfettamente conto di quanto sia mal gestito e mal registrato… parole, pensieri, fatti … in ordine sparso su una pagina web.. che.. chissà mai se qualcuno leggerà o ascolterà.
Ma se una cosa piace, dicono gli esperti, bisogna farla!
Quindi: che tu sia approdata/o qui per caso o ti sia persa/o mentre eri alla ricerca di verità mistiche che, spoiler, non sarei in grado di rivelare, spero che queste poche righe, ti tengano compagnia e ti strappino quel sorriso necessario ad affrontare Anticiclone, le fiamme dell’ozono, il phon in Val Padana… e qualsiasi altro demone o avversità.
A proposito di cose che piacciono, a me piace scrivere, o meglio digitare parole su questo pc color confetto quando riesco a ritagliarmi qualche minuto prima di dormire e la mente si prepara ad archiviare memorie, sensazioni, ricordi della giornata. Spesso butto giù appunti sparsi di riflessioni o curiosità o #hoimparatoche su un taccuino che poi ripesco e rileggo.. un ottimo esercizio per le mie sinapsi che collegano concetti, fatti, notizie e elaborano..mischiano.. ridispongono.
Ognuno di noi hai suoi piccoli riti quotidiani: i riti del mattino, quelle che oggi le blogger o influenZer ..(quelle serie), chiamano morning routine, ovvero le cose che siamo abituati a fare appena svegli, o quelle serali: quei gesti meccanici che facciamo ogni sera prima di andare a letto: lavarsi i denti, farsi una doccia, bere qualcosa di caldo, rubare un pezzo di cioccolata o un biscotto dalla dispensa, farsi una coccola, c’è chi, riesce persino a dedicarsi un’ora tra creme, scrub, oli essenziali, e automassaggi.. insomma.. sul web, ormai, è una vera e propria sfida alla routine perfetta!

Ehh già, perche questi piccoli brevi momenti che ci dedichiamo al risveglio, fossero anche i pochi minuti di un buon caffè in silenzio, che spesso sottovalutiamo sono, in realtà, dei veri e propri riti di passaggio, tra la notte e il giorno, o viceversa.
E ogni routine, ogni rito quotidiano che ci dedichiamo, è perfetta a suo modo: purché porti un istante di benessere, un sorriso, un sospiro di sollievo. A qualsiasi ora.
Il mio rito del mattino, ormai lo sapete, è lo “stiracchio” alla Yogica maniera: mi sveglio, mi sciacquo la faccia, accenno un sorriso più simile ad una colica che ad una vera espressione di gratitudine per un altro giorno appena cominciato, e mentre ancora tutti dormono, mi srotolo sul tappetino con buona musica nelle orecchie e faccio un piccolo check, passando per saluti al sole, cani a faccia in giù e asana che cambiano a seconda di quello che il mio corpo, ancora libero dalla mente arruffata, mi suggerisce: una sorta di piccolo check e risveglio muscolare senza il quale, ormai non saprei piu iniziare la giornata.

Mi serve per rendermi conto che si, sono sveglia, sono tutta intera, i miei piedi sono ancora li attaccati, le mie gambe funzionano, il mio cuore batte.
Stasera è il 21 giugno, oggi è stato il giorno piu lungo dell’anno, nonché la giornata mondiale dello yoga.
In ogni filosofia e cultura questo giorno viene da secoli onorato e festeggiato come importante rito di passaggio tra la primavera e l’estate.
Da secoli il solstizio d’estate rappresenta, infatti
Un momento di passaggio, un’occasione per riflettere,
rinnovarsi e prepararsi per il nuovo ciclo che inizia.
Il solstizio d’estate, che quest’anno cade il 20 giugno, e la festa di San Giovanni Battista (24 giugno) sono strettamente legati, con tradizioni che mescolano elementi pagani e cristiani.
Il solstizio segna l’inizio astronomico dell’estate e il giorno più lungo dell’anno, mentre San Giovanni Battista è considerato una figura di rinascita e rigenerazione.
Molte tradizioni pagane sono legate al culto del sole e della natura e a queste si aggiunsero nei secoli quelle religiose.
Nel giorno in cui si celebra il sole nel suo punto più alto e la sua luce piu intensa e piu forte c’è chi raccoglie erbe aromatiche all’alba per coglierne la rugiada, chi si rotola sui prati (eh si, in alcune culture le donne si rotolavano nude sui prati rugiadosi per assicurarsi fertilità) chi organizza falò o brucia piccoli fasci d’erba, chi riempie ciotole di acqua di sorgente (o più a valle del rubinetto) fiori e profumi e le dona alla luna, chi saluta il sole 108 volte.

Il fuoco, si sa, è simbolo di trasformazione, l’acqua, sua antagonista, di purificazione.
Nei rituali i due elementi sono quasi sempre connessi perchè noi esseri umani di ogni epoca e cultura abbiamo sempre, piu o meno consciamente, cercato un equilibrio in armonia con la natura.. tant’è .. stanotte, la natura, ha deciso che.. piove!..
E proprio perchè di questo pianeta e della sua natura facciamo parte che, più o meno consapevolmente, i nostri corpi tendono verso un’ omeostasi fatta di connessione con ciò che ci circonda. Siamo fatti in buona percentuale d’acqua, e la linfa scorre dentro di noi come nelle piante. Senza acqua sopravvivremmo solo qualche giorno. I cactus in questo ci battono 10 a 0.
Ma cos’è la linfa e perchè è così importante che scorra bene nel nostro corpo? E perchè in concomitanza con il solstizio d’estate abbiamo introdotto la tradizione dell’acqua di San Giovanni con la quale lavarci il volto in segno di purificazione e rinnovamento?
Queste tradizioni o sciamanerie, hanno un senso?
La nostra biologia dice che
la Linfa è un liquido trasparente che circola nel sistema linfatico:
un sistema di vasi e organi che lavora in parallelo con il sistema cardiocircolatorio.
La sua funzione principale è quella di drenare i liquidi… (vi dice qualcosa? )
Oltre che di trasportare le cellule immunitarie, eliminare gli scarti, tossine e sostanze dannose dal nostro corpo, mantenere l’equilibrio dei liquidi e della risposta immunitaria.
A differenza del sistema cardiocircolatorio però, la linfa non ha una “pompa” che le permetta di muoversi e l’unico modo per farla scorrere correttamente.. siamo noi! Ogni nostro movimento, ogni contrazione muscolare, ogni passo.. fa da motore, fornendo alla linfa lo stimolo necessario per muoversi al nostro interno e fare il suo dovere; drenare, detossinare, idratare.
Nella mattina più rugiadosa, calda e luminosa dell’anno, ecco che i nostri antenati avevano capito che: fare una bella passeggiata all’alba, piegandosi più volte per raccogliere le erbe aromatiche e far benedire l’acqua alla luna, o a San Giuseppe, o chiunque / qualunque “cosa” lassù fosse nel cuore di ognuno simbolo di energia rinnovata e protezione.. era cosa buona e giusta. Probabilmente la sensazione di benessere al mattino, dopo aver immerso il volto nell’acqua fresca di Luna o di Santo era dovuta proprio a quella necessità della nostra pelle di reidratarsi per far fronte al caldo di questo periodo, l’energia rinnovata, alla bella camminata e al contatto con la natura, e una buona dose di suggestione ha fatto il resto..
Probabilmente ti stai chiedendo:
Ma che c’entrano i saluti al sole e lo yoga in questo contesto?

Beh, i saluti al sole altro non sono che movimenti in sequenza (ricordi la “sequenza mattutina” a cui ho accennato all’inizio dell’articolo?) , riti mattutini attraverso i quali muovere il corpo, oltre che la mente, contrarre e rilassare i muscoli, dare sostegno alla circolazione cardiaca e.. linfatica!
La pratica dello Yoga è un rituale in sé, e il fatto che la giornata mondiale di questa disciplina cada proprio tra solstizio d’estate e San Giovanni non è affatto casuale: il 21 giugno, infatti, ogni yogi che noi rispetti punta un gallo all’alba e pratica i 108 saluti al sole.
Perchè 108?
Nella tradizione yogica, il numero 108 è considerato sacro e ha diversi significati simbolici: è il numero di grani del mala (rosario), il numero di centri sacri in India (Pitha), e il numero di qualità del Buddha. Inoltre, la distanza del sole e della luna dalla terra è 108 volte il loro diametro.
Connessione con l’energia universale:
Ripetere 108 volte il Saluto al Sole è visto come un modo per connettersi con l’energia universale e con la ciclicità della vita.
Trasformazione fisica e mentale:
Questa pratica può migliorare la flessibilità, la coordinazione motoria, l’equilibrio, la forza e la resistenza muscolare, oltre a liberare da ansia e stress. Inoltre, stimola il metabolismo, favorisce la perdita di peso e rende il respiro più fluido.Liberazione da schemi mentali:
La pratica ripetitiva del Saluto al Sole, con la sua enfasi sul respiro, può aiutare a quietare la mente, liberandola dai vortici mentali e favorendo la presenza nel momento presente.
Insomma.. come spesso mi capita di percepire, ancora una volta mi accorgo che non solo nel mondo degli Yoga tutto è in connessione ma tutto ciò che siamo come: umanità, natura, cellule, respiro, è interconnesso, sempre: da riti comuni, abitudini diffuse, necessità vitali, contatto con chi e ciò che ci circonda.
Siamo tutti unici e tutti diversi è vero, ma facciamo parte di un’unica natura, quella degli esseri viventi e per fiorire, vivere, evolvere, crescere e mandare avanti la specie.. abbiamo bisogno di luce, respiro, movimento, nutrimento.. e stiracchi, forza, elasticità, massaggi… amore, e qualche pezzetto di cioccolata di fianco a un buon caffè.
#hoimparatoche... il mio rito mattutino non è solo una sequenza di asana, ma un meccanismo di autentica purificazione, che adesso è il corpo a richiedere come un’attenzione, un gesto d’amore e benessere e che da qualche anno, ho compiuto senza quasi accorgemene.
E sai cos’è ancora più sorprendente? che non è mai la stessa “sequenza”, la stessa routine. Come in tutti gli altri ambiti della quotidianità.. cambia! e negli anni ho imparato ad ascoltare e guidare la mia sequenza assecondando i bisogni fisiologici dei miei muscoli, tendini, linfa.. mente.
in ogni caso:
Le posture più indicate a favorire il ritorno venoso e a stimolare la linfa sono sicuramente quelle
- di inversione, in cui solleviamo le gambe come la candela o l’aratro;
- tutte le posture che portano forza e iperemia alle gambe come i guerrieri;
- le torsioni;
- piegamenti in avanti da sedute che portino allungamento alle catene muscolari posteriori;
- le posture di apertura delle anche, da poter fare anche in fase di rilassamento per ammorbidire il pavimento pelvico e sgonfiare il basso ventre.






Se vuoi sapere di più su qual’è la sequenza più adatta in questo periodo, quella più adatte a te in questo momento, e vuoi costruire una routine di benessere insieme a me, scrivimi e inizieremo insieme questo per-corso in direzione stiracchio mattutino, Asana , benessere.
Lascia un commento se ti fa piacere per aggiungere, approfondire, arricchire questa pagina, condividere il tuo rituale quotidiano.. o scrivimi se semplicemente questo contenuto ti è stato utile e se ti piacerebbe approfondire qualche altro aspetto del mondo yogico …occidentalissSsstyle!
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